learn Italian in Italy |
OTRANTOChiamare Otranto, il punto più ad Est d'Italia, "Porta d'Oriente" può risultare un luogo comune. Ma è indubbio che la vita, la storia e il ruolo di questo antichissimo centro sono stati da sempre condizionati, nel bene e nel male, da questa peculiare situazione. In una topografia come quella otrantina lo pazio fisico, lo spazio geografico, lo spazio storico, lo spazio artistico e quello culturale non sono elementi che si possano facilmente scindere l'uno dall'altro. Otranto è molto di più di una città; porto sul Mediterraneo e crocevia di popoli e civiltà, naturale sbocco fino in età moderna di tutte le comunicazioni con l'Oriente,è un tòpos geograficoe un capitolo di storia gloriosa. Ai nostri giorni Otranto, oltre a continuare ad essere la città più vicina al Levante, è la più lontana dalla inquinata e rumorosa Italia industriale. In questo angolo di paradiso terrestre il tempo sembre essersi fermato; qui si leggono i segni che una storia millenaria ha lasciato non solo sul territorio, ma anche nello straordinario carattere e nel volto della sua gente. Regalatevi un'emozione unica scoprendo l'incanto offerto da questa meravigliosa cittadina.
Otranto è l'antica Hydruntum, città greca, forse fondata dai Tarantini e in seguito diventata municipio romano, con un porto molto frequentato sin dai tempi antichi e considerato il termine della via Traiana. Nel Medioevo è importante centro bizantino, poi capoluogo del territorio detto "Terra d'Otranto". Nella dizione locale u(l)tràntu, otràntu, e nel "griko" salentino derentò, terentò, il toponimo anticamente era Hydruntum in latino, connesso col nome del corso d'acqua Idro che sbocca in mare presso l'abitato, e che ora è piuttosto un letto di fiume senz'acqua. Da una forma Hudrentum (in un'iscrizione di epoca augustea si legge "Hudrentin(um)") o anche Hydrentum, e non direttamente dal latino hydruntum, dipendono le forme "grike" salentine, con accentazione greca. Ciò dimostrerebbe, secondo Alessio, che questa forma del nome si è creata in epoca bizantina, mentre Rohlfs sostiene che risale all'età antica e che rappresenta un elemento a sostegno della continuità greca nel Salento |