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Informazioni sul Comune di Ascoli Piceno
Ascoli Piceno (Asculum in latino; Asculë in dialetto ascolano) è un comune italiano di 51.168 abitanti, capoluogo della provincia omonima nelle Marche.
Quarto comune per popolazione nella regione dopo Ancona, Pesaro e Fano, Ascoli Piceno è sede vescovile.
L'agglomerato urbano di Ascoli Piceno si estende al di là dei confini comunali costituendo così un continuum con i centri abitati di Folignano, Maltignano, Venarotta, Castel di Lama, Castorano, Colli del Tronto, Pagliare, Spinetoli, contando dunque circa 85.000 abitanti.
Il suo centro storico costruito quasi interamente in travertino è tra i più ammirati della regione e del centro Italia, in virtù della sua ricchezza artistica e architettonica. Conserva diverse torri gentilizie e campanarie e per questo è chiamata la Città delle Cento Torri. Nel centro storico si trova la rinascimentale piazza del Popolo, considerata tra le più belle piazze d'Italia.
Ascoli Piceno è sede vescovile. L'area industriale si sviluppa principalmente nella media e bassa vallata del fiume Tronto.
Stemma del Comune di Ascoli Piceno
Geografia Fisica
La città si trova nella parte meridionale della regione Marche e dista 28 km dal mare Adriatico. Il suo centro urbano sorge ad un'altitudine di 154 m s.l.m., nella zona di confluenza tra il fiume Tronto ed il torrente Castellano, circondato per tre lati da montagne, tra cui vi sono la montagna dell'Ascensione, il colle San Marco e la montagna dei Fiori. Il suo territorio è contornato da due aree naturali protette: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a sud ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini a nord-ovest.
Mappa del Territorio Ascolano
Ascoli Piceno ha un'exclave (Piana della Forcella) compresa tra il comune di Acquasanta Terme, quello di Roccafluvione e un'exclave di quest'ultimo (Forcella).
Fiumi e Torrenti
- Fiume Tronto
- Torrente Castellano
- Torrente Chiaro
Monti
- Colle San Marco
- Monte Ascensione
- Montagna dei Fiori
- Monte Vettore
- Collina del Sacro Cuore - Modesta altura che si distingue nel panorama della zona nord della città. La collina spicca e domina sul quartiere di Campo Parignano ed ha assunto questa denominazione a seguito della presenza del monumento dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Sull'area del poggio, dislocate lungo la via Monte Ascensione, strada che conduce alla sommità del rilievo, vi sono anche quattordici opere scultoree in travertino, realizzate dall'artista Antonio Mancini, dedicate alla passione di Cristo e raffiguranti i temi delle stazioni della Via Crucis.
Storia
Le origini della città sono avvolte nel mistero, ma è abbastanza sicuro che vi fosse la presenza umana già dall'età della pietra e che la zona fosse abitata già nell'epoca neolitica da popolazioni italiche. Secondo una tradizione italica citata nella letteratura antica (Strabone, Plinio, Festo) la città venne fondata da un gruppo di Sabini, che vennero guidati da un picchio, uccello sacro a Marte, durante una delle loro migrazioni detta ver sacrum. I Sabini si sarebbero fusi con altre popolazioni autoctone dando origine ai Piceni, di cui Ascoli in età romana divenne il centro principale anche grazie alla sua posizione sulla via Salaria, che collegava le saline alla foce del Tevere a quelle della costa adriatica.
Nel 299 a.C. si alleò con i Romani contro gli Etruschi, Galli e Sanniti e nel 269 a.C. divenne Civitas Foederata a Roma.
Nel 91 a.C. si ribellò a Roma insieme ad altre genti italiche (i Marsi in particolare ed altre popolazioni del sud Italia) e dette vita alla Guerra Sociale. Nell'89 a.C., dopo un lungo assedio, il generale romano Gneo Pompeo Strabone conquistò la città, trucidando i capi della rivolta e mandando in esilio parte dei suoi abitanti. Nell'88 a.C. Ascoli fu iscritta alla Tribù Fabia, e solo nell'80 a.C. venne finalmente riconosciuta la cittadinanza romana a tutte le popolazioni italiche. Giulio Cesare nel 49 a.C. la designò capitale della regione dandole l'appellativo di Picenum. Ai tempi di Augusto, divenne la capitale della quinta regione italica, più tardi nel III secolo d.C. fu eretta a provincia autonoma con il nome di Picenum Suburcarium. Successivamente segue il destino, come altre città, con la caduta dell'impero romano.
Palazzo dell'Arengo in Ascoli Piceno
Nell'alto medioevo subì la decadenza economica e le razzie dei barbari, tra cui quella dei Goti di Totila e dei Longobardi di Faroaldo (578).
Per due secoli fu sotto il dominio longobardo del Ducato di Spoleto, (593-789), finché non passò sotto il controllo dei Franchi scesi in Italia al seguito di Carlo Magno. In questi secoli si accentuò il potere dei vescovi (i cosiddetti vescovi-conti), tra cui Corrado II che con apposito diploma concede al feudatario vescovo Bernardo I nel 1037, il diritto di Zecca.
Monumenti e Luoghi di Interesse
Ascoli Piceno è una delle città monumentali d'Italia: il suo centro storico è costruito in travertino, una roccia sedimentaria calcarea estratta dalle cave del territorio, ed ha come fulcro la rinascimentale piazza del Popolo dove si trovano alcuni degli edifici più importanti tra i quali il palazzo dei Capitani, lo storico Caffè Meletti e la chiesa di San Francesco.
Palazzo dei Capitani del Popolo
Altro fulcro cittadino è lo spazio urbano di piazza Arringo, la piazza più antica di Ascoli, dove si elevano il medioevale battistero di San Giovanni, la cattedrale di Sant'Emidio, che racchiude al suo interno la cripta dedicata anch'essa al santo patrono. Vi sono inoltre il palazzo Vescovile, il palazzo dell'Arengo, sede della pinacoteca civica e di alcuni uffici comunali.
Palazzo dei Capitani del Popolo
Non solo le piazze, ma anche le strade ed i vicoli di impronta schiettamente medievale contribuiscono a caratterizzare il centro storico come via Pretoriana, via di Solestà, via delle Stelle, via Soderini, via del Trivio, antico cardo e corso Mazzini, decumanus maximus, che attraversa da ovest ad est il centro urbano.
Società
Evoluzione Demografica
Abitanti Censiti ad Ascoli Piceno fino al 2011
Secondo l'ultimo censimento la popolazione è di circa 52.000 abitanti, ma bisogna considerare la presenza di un numero consistente di persone abitanti all'interno del comune ma non residenti o difficilmente censibili, come gli studenti fuori sede che alloggiano in città e gli stranieri non regolarizzati.
Cultura
Biblioteche
- Biblioteca comunale Giulio Gabrielli - Fondata nell'anno 1849, dopo aver avuto sede nel palazzo dell'Arengo, tranne nel periodo tra il 1910 ed il 1938 che fu ospitata nel palazzo dei Capitani del Popolo, è stata trasferita all'interno del Polo culturale di Sant'Agostino nel 1999. La biblioteca conta la presenza di circa 200.000 volumi tra cui, il più antico, è un codice benedettino del XII secolo ed una raccolta di corali miniate. Acquisì, dopo l'unità d'Italia, i fondi librari delle corporazioni religiose.
- Biblioteca ed Archivio Diocesano - Istituita nell'anno 1935, annovera al suo interno circa 50.000 volumi, tra i quali quelli della biblioteca capitolare ed i testi donati da Giuseppe Fabiani e Francesco Antonio Marcucci.
- Archivio di Stato
Geografia Antropica
Suddivisioni Storiche
La suddivisione storica di Ascoli Piceno è riportata nel testo degli Statuti Comunali del 1377. Al tempo la città era divisa in 4 quartieri che corrispondevano all'antico insediamento urbano:
- Sant'Emidio
- Santa Maria Intervineas
- San Venanzo
- San Giacomo
Melaria Rea
Nel 2011, Ascoli Piceno è stata il teatro di un fatto di cronaca sul quale si è focalizzata l'attenzione dei media per diversi mesi, suscitando clamore ed interesse nell'opinione pubblica. Il 18 Aprile la trentenne Carmela Rea misteriosamente scompare.
«Vado a fare la pipì nel bagno di quel bar», dice al marito, Raffaele Parolisi, un sott’ufficiale dell’esercito, ma poi sparisce nel nulla. E’ un mistero quello che dal pomeriggio della scomparsa, poco dopo le 15, si è consumato ad Ascoli Piceno, su Colle San Marco, uno dei posti più belli della alla periferia città. A dare l’allarme, alle 16,30, è stato il marito militare, originario di Napoli ed impiegato nella caserma del battaglione Piceno di Ascoli.
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