L’Aquila, con i suoi 75.000 abitanti circa, sorge a 720 metro sul livello del mare ed è, quindi, il terzo capoluogo di Provincia Italiano in quanto ad altitudine dopo Enna (931 metri) e Potenza (819 metri) e il secondo capoluogo di Regione dopo appunto Potenza.
Sorge in un’ampia conca in cui scorre il fiume Aterno, molto vicino al confine con il Lazio, ed è circondata da alcuni tra i rilievi più elevati dell’Appennino: il Gran Sasso a est – nord/est (2.912 metri), il Velino/Sirente a sud/ovest (2.487 metri), con i Monti della Laga e Campotosto a nord.
Il clima di questa conca, che è risultata la più colpita dal terremoto e in cui sorgono quindi le tendopoli maggiormente “popolate”, è un clima prettamente continentale, che si raffredda velocemente nelle ore notturne e nei mesi invernali e che si riscalda in modo altrettanto rapido con il soleggiamento delle ore diurne e nella stagione estiva.
Agli inverni, rigidi, piovosi e spesso nevosi, seguono poi estati calde e abbastanza secche, pur non mancando i temporali pomeridiani.
D’inverno, L’Aquila è la città più fredda d’Italia con mediamente tre giorni di ghiaccio l’anno, cinquanta giorni con minime sottozero e picchi sottozero notevolissimi.
I più bassi, a livello storico, sono i -22,3°C nel 1929, i -18,0°C nel 1956 e nel 1985 e, più recentemente, i -14,0°C nel 2004.
Da segnalare anche gli storici -27,8°C toccati a Preturo nel famoso gennaio 1985.