Il verbo, dal punto di vista sintattico, è l'elemento portante della frase, attorno al quale si sviluppano i restanti elementi, esso svolge una funzione predicativa (indica un'azione, fatta o subita) nei confronti di un sintagma nominale (due o più parole aventi un legame logico stretto) pertanto, la sua forma varia a seconda del modo e tempo caratterizzanti l'azione esposta.
Tale “flessione” viene chiamata coniugazione e incide nella sola desinenza (parte finale e variabile del verbo) quando la radice (parte stabile) rimane immutata, e in tal caso si parlerà di verbi regolari, mentre incide in entrambe le parti se si tratta di verbi irregolari.
Vi sono tre tipologie di coniugazione:
- 1a coniugazione
- 2a coniugazione
- 3a coniugazione
Si può indicare la funzione predicativa del verbo attraverso sette modi verbali:
- modi finiti
: indicano il soggetto che compie l'azione, per tipologia e numero (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo)
- modi infiniti
: detti anche “impliciti”, poiché non indicano chi compie l'azione (infinito, participio, gerundio).
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